mercoledì 30 marzo 2011

Grateful thoughts

Rifletto sul pensiero di Calzino .
E inizio ad annotare tutto ciò per cui sono grata.
I miei Grateful thoughts di Oggi, ieri e giù di lì.


Sono grata di esser riuscita a resistere (almeno fino ad ora, 16.30 pm) al suadente richiamo della selezione  n° 44 .


Sono grata di non essermi ancora dimenticata una di quelle micro-pink-pill.


Sono grata di aspettare le 21 di stasera, quando dopo un sacco di tempo, troppo per non darci dei babi a vicenda, rivedrò un  amico. Quel raro tipo di amico che sa esserci, vero e sincero, da oltre 10 anni. 


Sono grata di avere un uretere e due reni perfettamente funzionanti, che mi costringono a far pipì almeno una volta all'ora.


Sono grata di aver ricevuto in eredità il porta-chiavetta El Culto a La Vida. Dopo Heineken, passo ad Havana Club. Come dire, un passo in più verso S.Patrignano.


Sono grata della finestra aperta e dell'aria pungente e del sole che entrano e si infilano tra maglia e pelle.


Sono grata di aver condiviso anche oggi più di una risata e una confidenza con la mia vicina di banco, che c'è a prescindere da quanto sia presa da mille gigli, grilli e garbugli, ora.


Sono grata della predisposizione genetica a ridere. E delle due rughe conseguentemente formatisi, che ora che controllo sul mio specchietto pieno di ditate e graffietti, sono sempre più marcate.


Sono grata di non ricordarmi le centinaia di altre ragioni per cui essere grata.


Yes, I am grateful.

martedì 29 marzo 2011

Centomila.

Dipendenze.
Chi molte chi poche, chi attive chi latenti, chi timidamente accennate chi prepotentemente radicate, chi nocive chi innocue. 
Ma non si scappa. 
Silenziose e pungenti come un giovedì mattina di novembre, 
pouff!, 
ti si attaccano lì, e magari non te ne accorgi nemmeno subito. 
Prima o poi però inizia quel prurito, quell'irrequietudine, quel devo-fare-qualcosa-per-calmare-questo-fastidioso-solletico-cazzo.
Dipendenze.
Non dipende da te, ne sei succube. 
Noiosamente tautologico.
Irrimediabilmente irrimediabile. 
Se non abbandonandosi ad una nuova, lasciva dipendenza. 
The pilot is on his day-off.

venerdì 25 marzo 2011

Punteggiando

Ora del check per il Puffo
Stamattina, con la sua vernice cromata completamente nascosta sotto strati di "ma sì, al lavaggio la settimana prossima", con le sue ferite di guerra sparse qui e là a sottolinearne le accese diatribe avute con muretti, siepi, cofani e co., l'ho scortato a farsi revisionare. 
Necessità dunque di andare a prendere in prestito la macchina del nonno, trattasi ovviamente di Punto grigia 5 porte, (per altro, curioso come circa l'80% degli over 65 guidi tal mezzo).
Premessa: mio nonno è sprovvisto di mano sinistra, sopperita da mano-avambraccio di plastica in postura struzzo da ombra cinese.
"Oh nonno, grazie, te la riporto stasera"
"Prego prego, figùret! ...Oh oh, biànda! Voot toor anc la mano?At la daag veh!"
"...??!!"
"Sè sè...Acsé l'è piò comed guider!"
......!
.
Thanx Nonno

mercoledì 23 marzo 2011

All of those yesterdays coming around

No matter where you are
I can still hear you when you drown
You've traveled very far
Just to see you I'll come around
When I'm down
All of those yesterdays
Coming around

No matter where you are
I can still hear you when you dream
You traveled very far
You traveled far, like a star
And you are
All of those yesterdays
Coming around

Is it something someone said?
Was it something someone said?

Yesterday the sky was you
And I still feel the same
Nothing left for me to do
And I still feel the same

I wish, I wish I could fly
I wish, I wish I could lie
I will, I will try
I will, I will
Goodby
e

lunedì 21 marzo 2011

Funambolismo

Una passata di Pritt, per tenere insieme i frammenti,con i loro bordi irregolari e gli angoli spavaldamente vivi.
E tutto sembra ricomposto. L'unitarietà ricostituita.
Ma è Pritt.
Piccole invisibili e beffarde crepe, consapevoli del loro non combaciare mai completamente e perfettamente.
Ci si infila la polvere,anche.
E passano gli spifferi acuti di aria pungente.
E ci piove dentro,se piove. Pioggia silente e odorosa, come un bosco di abeti in un tiepido sabato mattina di ottobre, quando il rumore più forte è la suola delle tue scarpe che scricchiola calpestando i colori dell'autunno.
È Pritt.
E il nastro adesivo è già stato usato.

giovedì 17 marzo 2011

Lazy thoughts

Quando non si sa cosa dire, saggio sarebbe zipparsi la bocca e pazientare.
È che una pagina bianca non mi piace, non sa di nuovo inizio ora, ma di indefinita mancanza di qualcosa, che cosa poi chissà.
E allora giù a riempire di sillabe e sinapsi, a confondermi e circondarmi e perdermi in parole che cercano una dimensione a colori.
Che il monocromatico è devianza.
Vorrei esser capace di sfornare catene di parole perfette e fragranti come un filoncino caldo,con la crosta dorata e croccante e una mollica fumante e morbida che rivela tutto il suo voluttuoso essere.
Vorrei esser capace di controllarmi frenarmi e non girarmi.
Vorrei vorrei vorrei.
Il genio dev'essere in ferie peró.

lunedì 14 marzo 2011

Fase vigile

Sono qui, tra pareti rosse e crema nocciolata,
con la mia mug che sa di schiuma calda evanescente, cristalli di zucchero che si sciolgono sulla punta di quella lingua frettolosa che cerca dolci familiari conferme.
Timida e sbiadita camomilla ora,peró.
Di quell'aroma intenso, nero, cosmopolita e provocante che sa di abitudine e arrendevolezza, nemmeno un soffio.
Eppure lo sento.
Occhi chiusi,con il destro che, inspiegabilmente, ha deciso di emulare il meccanismo di difesa del pesce palla. Mancano gli aculei peró,ancora. Almeno.
Ho pagine per me ancora vergini appoggiate in grembo, e non mi riesce di leggere una riga intera senza inserire il pilota automatico e abbandonare la cabina di controllo.
Ho bisogno di aria-spazio-stimoli-contatto.
Di sentire e di sentirmi.
Di non aver bisogno di allungare il piede, freddo e incerto.
Quanto ci mette il tempo a scorrere?

venerdì 11 marzo 2011

but I thought..

Your heart won't heal right if you keep tearing out the sutures.
Già. 
Grazie, Nothing better.
È un amaro conforto, 
una coperta di lana infeltrita, marrone pallido 
un paio di calze morbide, lise sul tallone
una tazza di caffè ormai freddo, con lo zucchero rappreso sul fondo.
Imperituro autopoietico sistema, per definizione.
Olio agli ingranaggi, allora.

lunedì 7 marzo 2011

venerdì 4 marzo 2011

Il velo di Maya

Agnostico? Stanco? Ateo? Deluso? 
Dov'è il breviario per i momenti in cui
In cui.
Non trovi e sostanzialmente non hai una spiegazione esaustiva, logica e concreta
pensi  e ripensi, gravitando intorno all'indefinita impermeabile situazione
ti assumi colpe e responsabilità a cui non riesci nemmeno a dare un'identità
ripercorri in slow-mode ogni singolo frame alla ricerca del punto di rottura
ti ripeti le promesse fatte e rifatte al tuo Es una, dieci, cento volte, non credendoci nemmeno questa.
Ecco. 
I momenti in cui
In cui, un sonoro VAFFANCULO per lo meno dà aria a labbra-denti-lingua. 
Per il resto, beh.
Work in progress.

giovedì 3 marzo 2011

A.A.A. chiarezza & coerenza cercasi


Fiocchi e raso e posate lucide e zucchero a velo qui e là e tulle e tendine in organza e voli pindarici verbali e nastri e carta da parati e piripi quaraquaqqua e. E.
Coprire
celare
camuffare
colorare sinteticamente.
Che amarezza gente.