mercoledì 25 luglio 2012

Bele chè?

che sembrava fosse così lontano, almeno tanto quanto da muso a culo di bassotto x 10.
E invece, tomorrow ore 10:50 si decolla.
E domani a quest'ora sarò a piedi scalzi sulla moquette color cammello spruzzata qui e là da gelati colati caffè sorseggiati disegni mai terminati

con le braccia strette intorno a due nani saltellanti e di qualche cm in più
sarò un minestrone di gioia elettricità nostalgia incredulità euforia appiccicosità.
Ossgnur. 
Se solo ci penso mi torna la pipì e mi ricominciano a pizzicare gli occhi.
Poche ore. 
Poche ore 
e
poi
Casa.

venerdì 20 luglio 2012

Denver e follia.

http://www.repubblica.it/esteri/2012/07/20/news/sparatoria_prima_batman-39383116/?ref=HREA-1

Leggi notizie così e ti si gela il sangue nelle vene. Bloccato anestetizzato indurito.
Rileggi, cambi quotidiano, accendi la radio, cerchi un tg, con la flebile e cocciuta speranza che si tratti di un incubo, di un brutto sogno, che tra poco ti sveglierai con capelli appiccicati al collo e gocce di sudore lungo il petto, berrai un sorso d'acqua e potrai riaddormentarti sognando del mare e di barrette di cioccolato al latte.
E invece è proprio così. 
14 morti, tra i quali diversi bambini, uno di sei anni anche. E 50 feriti.  Chi più, chi meno, gravi.
Sei al cinema. Adrenalina e aspettative a mille per un film atteso da mesi e mesi, tra sacchi di popcorn, brick di coca cola, pacchetti di caramelle gommose e liquerizie extra size. Il film inizia, cazzo dai che Nolan chiude coi botti. 

E poi, i botti. 
Gli spari. 
I colpi. 
Confusione
Saranno quelli del film? 
Confusione.
Buio
Terrore
Reale
.
Morire in questo modo, morire perchè un animale col volto coperto da una maschera, inizia a sparare all'impazzata.
Durante una proiezione. 
Un tanto ordinario quanto atteso giovedì sera.
Rimango tra l'attonito e lo sconcertato, mi chiedo come sia possibile, cerco di convincermi che in fondo un giorno vorrò mettere al mondo dei bambini. 
Ma in un mondo così, cazzo, fa sempre più paura.
 

martedì 17 luglio 2012

14 luglio

1789, Presa della Bastiglia. E via, verso la repubblica. 
1862, Nasce Gustav Klimt. Respiro di colori.
1938, Pubblicazione del documento 'Il fascismo e i problemi della razza'. Vergogna abissale.
1948, Attentato al leader del Pci, Palmiro Togliatti. E si sfiora la guerra civile. 

2012, Concerto dei Kasabian a Ferrara. Insignificante per 7 miliardi di persone, denso di carica caldo felicità salti birra baci voci zanzare amore luci sintonia, per me  e Lui. 
Lo spazio di un Mc paninozzo-ma che davvero c'è il parmigiano?-, una mc wrap e patatine tanto buone quanto tamugne, una cocacola bevuta di fretta che dai che inizia a piovere, un cercarci e volerci instancabile, un'ora e mezza di musica che ti scuote, una quantità imprecisata di sguardi che ti pizzicano dentro.
Ci vuole così poco per sentirsi immensamente fortunati. 

lunedì 9 luglio 2012

Adesso ma proprio adesso

 vorrei avere la bocca piena di tagliatelle ragù panna e funghi.
Ma così piena che trabocca e straripa e badabam!, c'ho la faccia da Joker.
Vorrei avere le mani sporche di tempere multicolori, con una tela piena di mille idee e zero senso davanti.
Vorrei essere sdraiata su un bel materasso morbido accanto ad una finestra, chiusa perchè tira una sibiola epica, con un libro di quelli belli ma belli davvero e una tazza di cioccolata calda sul comodino.
Vorrei poter avere tempo, ma parecchio tempo, da passare soli lui ed io, senza doverci salutare la sera e dicendoci il buongiorno al mattino.
Vorrei essere circondata da broccoli, pentole, salsiccia, pici, cucchiai, pomodori, farina, cioccolato, basilico, Barolo, uova, ricette e confusione, e cucinare per Noi.
Vorrei non dire vorrei, che suona palpabile e denso quanto una nuvola di zucchero filato insapore.
cheppalle.

mercoledì 4 luglio 2012

... e i Suoi 27 anni

Ma voglio dire, ogni cosa ha un inizio e una fine, no?
Insomma, prendi il rotolo di carta igienica, tutti quei pezzettini sfilacciati che svolazzano quando lo apri, tutte quelle imprecazioni che si librano nell'aere quando, nell'esatto momento in cui ne avevi davvero ma davvero bisogno, è finito.
La pasta. Cazzo, la pasta. Apri un pacco di spaghetti, che siete in 4 a cena, non li metti giù tutti che c'è tanto sugo e poi dai mezzo kg è troppo e alla fine dai dai che li finiamo. E li butti giù. E vengono spazzolati via.
Un libro, con la sua prima pagina che sa ancora di colla e di corteccia, con le parole che iniziano a caderti addosso sempre più veloci e sregolate, fino a che. Eccola, l'ultima riga. Maledizione.
E poi, e poi, il dentifricio al fluoro sbianca denti, lo shampoo mandorla e vaniglia, l'inchiostro della bic nera, la colla in tubetto seccata e piena di pelucchi, il burrocacao che lo tiri sù col dito fino all'implacabile bianco pvc.
A conti fatti, tutto finisce, prima o poi.
E allora io mi chiedo come, per quale strana e straordinaria congiunzione astrale temporale causale, ogni volta che lo vedo sorridere me ne innamoro di più. 
Mi chiedo come e fino a quanto e se c'è questo quanto, sia possibile amare. 
Credevo che ci fosse un limite, non so, il bagaglio max 10 kg 55x40x20cm. 
Che ci fosse un limite, un recinto, una zip, da qualche parte.
E invece mi scopro senza fondo e senza pareti. 
Bam!. Un big-bang continuo e bruciante che sa di zucchero filato e biglie colorate e quadrifogli verde smeraldo e note da un pianoforte impolverato e sinuoso.
Ho completamente perso il senno per quest'uomo, così meraviglioso che mi verrebbe da allungare un dito e punzecchiarlo ogni cinque minuti. Per capire se davvero è qui, se davvero è reale.

 

lunedì 2 luglio 2012

Soffocare

E non cacciandomi giù per l'esofago volontariamente un bolo di cibo,
nel tentativo di farmi rianimare e poi coccolare. Bella Chuck. Onore a te.
Qui è Un soffocare che ti piglia per le gambe e trascina pigramente il baricentro verso il basso,
Un'umidità diffusa tra collo e coppetto che se prendi una (ma che, davvero ci sono?) botta d'aria, taac!, la mattina dopo sei pronto per "Robocop-il ritorno",
Un bel pile sintetico radioattivo che avvolge la schiena e il sotto-tette sciogliendoli in rivoli di sudore e appiccicume,
Una sensazione di bitumiera piena e gorgogliante piantata sui polmoni, che rende la respirazione tranquilla e piacevole come la coda sull'A1 il 30 di luglio alle 2 di pomeriggio. 
Io mi sto consumando qui.
Finirò in dieci cento mille pezzettini viscidi e amorfi prima delle mie infradito vecchie e sgangherate. 
 
Voglio scappare.