martedì 19 marzo 2013

Quality time

Latitare.
[la-ti-tà-re] v.intr. (aus. avere; làtito ecc.) [sogg-v] 

Sono giorni e giorni che mi nascondo e mi arrotolo su me stessa.
Riverso la ridicola dose giornaliera di energia nel Lonely Lab-diversamentechiamatoufficio,
col risultato che ho sempre meno tempo per le uniche cose che contano davvero.
Tempo.
Per Lui e per noi, che le poche ore insieme non sono mai abbastanza.
Per un'AmicaMammaCalzina e il suo fagiolo, che devo ancora stringere dopo mesi di primi sorrisi e pupù e ba-ba-ba e notti insonni e gioia infinita.
Per libri con la L maiuscola, di quelli che ti chiedi perchè solo ora si sono spogliati così meravigliosamente davanti ai tuoi occhi, sotto alle tue dita.
Per riversare barlumi di creatività, guizzi di demenza e strascichi di reszdoraggine tra pentole e tegami, tra burro e farina, tra uova e spezie.
Per mettermi al collo la reflex e andarmene in giro a cercare poesie da catturare.
Per fare un lavoro di restauro certosino al mio corpo. Partendo dalle unghie dei piedi fino ad arrivare a ogni singolo capello. Che qui mi sto decomponendo anzitempo.
Per aiutare mio nonno a fare il suo puzzle infattibile. Consapevole che in un'ora riuscirò ad incastrare a forza due pezzi che non vanno assolutamente insieme, presa dalla frustrazione.
Per piantare dei cespugli di lamponi e fragoline di bosco.

Tempo.