venerdì 25 febbraio 2011

Distrazioni sonore. Quando mancano.


Rumore fragoroso,
una porta che sbatte 
un piatto che cade per terra
un bicchiere in frantumi nel lavandino.
Patapapummm! 
Lì, in mille pezzi, davanti a te.
Non li puoi ignorare evitare nascondere negare.
Erano là, sono qui. 
Li hai sentiti andare in briciole
hai avvertito lo scontrarsi spezzarsi sfaldarsi.
Suono del nonpiùsono.
E quando a rompersi è Lui?
Silenzio.
Tutt'intorno, solo e solamente silenzio. 
Assordante.
Te ne stai lì, con quel boato 
incessante e inudibile dentro.  
Mayday mayday venez m'aider. 
E non si sente nulla, nessun Patapapummm!,
nessun craaaaack!.
Non si può sostituirlo né ricomprarlo
né ci si può mettere un cerotto,
di quelli che già al secondo giorno
sono slabbrati agli angoli, neri.
Lo tieni così.
Autosutura, automedicamento, autoriabilitazione.
Auto-aiuto. Una 'i' persa per strada.
Senza dire nulla.

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