martedì 22 novembre 2011

Darwin e poi

Bisogni Primari Umani. Mangiare, bere, dormire, fare attività sessuale.

Bisogni Primari 2.0. Le mie mates, la famiglia che mi sono scelta. Ascoltare l’iPod in macchina. Ascoltare un live. Ascoltare parole che sanno di burro e di mattine assolate. Essere ascoltata. Farmi la ceretta. Cucinare con dovizia di particolari ed attenzioni. Leggere. Farmi una gnolata liberatoria (che quando ci vuole ci vuole). Lavarmi i denti. Andare al cinema in compagnia imprescindibile di patatine e coca cola. Baciare, quei baci che ora è tutto. Mettermi il burrocacao. Fare fotografie. Sorprendere e sorprendermi. Respirare l’odore dei forni, col pane ancora caldo che appanna le vetrine. Sdraiarmi sull’erba umida e tenera nelle sere d’estate. Stringere tra le braccia un bimbo, con il suo profumo di borotalco e latte. Sentirmi meno mocio vileda quelle due volte all’anno in cui vado dal parrucchiere. Gli abbracci grandi e stretti così. Inebriarmi di vino fino a sentire gli arti pesanti. L’intimo che mi fa sentire un pelo più sexy di uno scaldabagno coi capelli. Ridere in modo totalmente incontrollato e irrefrenabile. Giustificarmi dell’incetta di porcherie nel pre-mestruo. E nel mestruo. E nel post-mestruo. Ricordare la voce della nonna. La Sissy raccolta contro di me, col suo ffffffrrrr fffrrrr pigro e puro. Avere una persona che mi ama in modo incredibile. Viaggiare. Tenere tra le mani una mug bollente. Deglutire e digerire consapevolezze a spigoli vivi. La doccia, l’acqua calda sulla nuca e lungo la schiena. Sentire di appartenere a un posto, lì, eccolo, è quello, è Casa. Le chiacchiere infinite e divaganti. Creme, cremine e cremette. Rannicchiarsi sotto nuvole di panni e lenzuola. Scrivere. L’odore di Casa: donuts al caramello, asfalto bagnato e cannella. Le utopiche e paraboliche speranze che qualcosa, in quel qualcuno, cambi.
(to be continued…)

venerdì 18 novembre 2011

(Spam) Mail. Oggetto: Amore mio non ti conosco ancora

"Incontra l'AMANTE della tua vita".
E il cavallo bianco, il bacio scenografico con casquet, le rose, il primo appuntamento con mani che sudano e bisogno impellente di urinare, le dichiarazioni passionali ibride tra cartigli di Baci Perugina e dislessie balbuzienti, il “io e te che ci bastiamo”, le cene romantiche, i meow meow frrrr frrr del caso…
CHE CAZZO DI FINE HANNO FATTO?

Son passata dal ricevere offerte per l’anima gemella a quelle per "l’amante perfetto".
Stiamo raschiando il fondo del barile, fellas.
Ed è triste un bel pò.

firmato: un mattoncino Lego che ad alcune favole ci crede ancora. 

mercoledì 16 novembre 2011

Suole e dintorni

Oggi odio tutto.
E mi fa mal di testa.
E c'ho l'energia di una lampadina fulminata. 
Cheppalle.

lunedì 14 novembre 2011

Non c'ho più l'età

Per giocare ai Lego. Per fabbricare con meticolosa e pasticciona cura i vestiti alle Barbie.
Per nascondermi sotto il letto e strisciare fuori quando la furia punitrice-pattonatrice della madre s'è calmata.
Per farmi allacciare le scarpe dal papà. Per piantare le tigne nella corsia delle merendine, guadagnandomi la promessa ineluttabile di un pattone con consegna casalinga.
Per andare in giro con la maglietta impiastricciata, senza curarmene. Per addormentarmi con l'abat-jour accesa.
Per attaccare i chewingum ai capelli dei bambini rompicoglioni.
Per sbucciarmi le ginocchia e leccarmi la ferita con inquietante soddisfazione.
Per dimenticarmi delle parole acide e dei pianti disperati con l'infallibile rimedio pane-nutella.
Per ricevere un abbraccio senza doverlo chiedere. Per mettermi le dita nel naso.
Per i collant rosa maialo con i fiocchetti fuschia e i conigli argento. Per i sensi di colpa che scomparivano in un oblio inconsapevole. 

Per sgambettare per locali per 3 sere di fila.
Cercando poi di contenere occhiaia, sbadigli e rincoglionimento generale il lunedì.

mercoledì 9 novembre 2011

Please, go.

Dai pensieri consapevoli ero riuscita a metterti temporaneamente di lato.
A spostarti un po’ più in là. A nasconderti dietro una tenda di organza e oblio forzato.
Ma dall’inconscio non mi riesce.
E la notte e i sogni arrivano e vanno, e tu resti.
E infetti.
E non c’è stato contatto.

lunedì 7 novembre 2011

Toc Talk

Dialogo tra emisferi.
-Ehi, tu. Che fai finta di niente e ti nascondi dietro a castelli di sabbia e bolle di sapone. 
-Io?
-Sì, tu. Quella che
ha freddo ed è in una stanza con riscaldamento a 23°
ha ancora fame ed ha ingerito così tanto cibo che le scorte pro-letargo di una marmotta al confronto sono nulla
ha un senso di estraneità e disorientamento ogni volta che entra nella casa che abita da 26 anni.
-... Sì?
-C’è qualcosa che non va, nel caso non te ne fossi accorta.

venerdì 4 novembre 2011

PAAAAM!

Metti un lavello pieno di piatti  da sciacquare.
Metti un ricordo della sera prima che balza sulla lingua.
Metti il volerlo mimare, con dovizia di particolari.
Metti un paio di pantofole che non averle è uguale.
Metti un paio di AllStar con il bordo gommato duro.
Metti un'enfasi calcata e concitata nella rappresentazione.
Metti una falcata scomposta (faceva parte del mimo, eh!).
Metti un mignolino del piede sinistro.
Metti le AllStar sopraccitate sulla traiettoria di tale mignolino.
Metti uno scontro diretto tra i due.
Ecco, otterrai il piccolo dito fasciato a quello attiguo.
Dolorante e offeso.