domenica 4 settembre 2011

Piove.

Dimenticarsi il forno acceso,
l'appuntamento dal dentista,
le scatolette della gatta, 
dimenticarsi di puntare la sveglia,
di prendere l'antibiotico,
di chiudere la finestra,
di comprare le lenti a contatto,
dimenticarsi le chiavi di casa,
il compleanno di tuo padre,
la sciarpa sulla sedia del bar,
la crema solare.
E poi
dimenticarsi di fotografie archiviate in cartelle dimenticate,
trovarsele davanti agli occhi
e sentire lo stomaco e l'esofago annodarsi, stretti e prepotenti.
Aspettare che insieme alle foglie e alla polvere
scivoli via anche questo.

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