giovedì 7 giugno 2012

Nueter gla cavàmia

L'Emilia non molla
Ma proprio per un cazzo. 

Perchè Noi siamo quelli del prosciutto, del parmigiano, dell'aceto.
Dei tortellini con un ripieno cl'era la fin dal mand e al brod cl'era savurii perfeet.
Delle tagliatelle e delle lasagne, che quelle delle nonne sono sempre le più buone.
Del ragù che trabocca dalle pentole piene.
Delle tigelle con il lardo e gli umidi e i salumi e IL gnocco fritto, che quel "Lo" proprio non ci riesce.
Della Ferrari che quando prova la senti nell'aria, della Maserati, della Ducati e della Lamborghini.
Delle piastrelle e delle ceramiche che barcollano ma non mollano.
Di Pavarotti e di Dalla, dei Nomadi e di Guccini, di Carboni e di Bersani, di Liga e di Vasco.
Siamo quelli che amano la buona tavola, la buona musica, la buona vita. 
Siamo quelli che dopo un terremoto ci rimettiamo in piedi, 
ci spolveriamo i pantaloni, 
ci allacciamo le scarpe e tiriamo sù le maniche. 
Pronti a ripartire. 

2 commenti:

  1. Da Emiliana fortunata (nel senso che non ha subito danni) posso dire che non mi sento nulla di più e nulla di meno di quello che hai scritto. Non potevi trovare parole migliori.

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    1. Da Emiliana fortunata pure io (Fiorano è una macchietta felice), stringo col cuore tutti quell iche invece, purtroppo, di danni ne hanno subiti eccome. Ma siamo Emiliani, e ce la faremo. :)

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