giovedì 3 ottobre 2013

La verità è che

La verità è che sotto alla moquette, il legno è pieno di solchi e graffi e tempo dimenticato e ore silenziose.
La verità è che la pazienza può essere grande quanto una mongolfiera, ma se passa la folata di vento sbagliata so' cazzi.
La verità è che i sofficini non fanno il sorriso. Ma nemmeno un accenno. Ma manco una smorfia. Li puoi sforchettare e infilzare fino alla noia, ma il massimo che traborderà sarà un triste rivolo di formaggio pallido.
La verità è che sotto a quei chili di fondotinta e primer e correttori e blush e fard e rossetto e ombretto e mascara ed eyeliner, quella commessa di quella profumeria ha una faccia che mi ricorda quella di Mikey Rourke. 
La verità è che se a qualcuno non vai giù, lo percepisci. Certi riescono a nascondersi dietro a ghigni da Joker pre-trucco, altri hanno il viso che sembra un po'il culo di una gallina, un po' il 1°novembre, un po' una lattina di Fanta svanita. Una roba tremenda.
La verità è che se fai un piacere a qualcuno, ti aspetti un grazie, un cenno, un sorriso. E invece tanto spesso, succede proprio poco.
La verità è che quando ti metti a raccontare qualcosa che ti è successo, quando cerchi di fare una conversazione assolutamente tranquilla e low-profile, ti aspetti di trovare un interlocutore vivo e attivo. E invece ti ritrovi davanti una specie di falco imbalsamato con le biglie di vetro al posto degli occhi.
La verità è che puoi negarlo, nasconderti, evitarlo quanto vuoi: alla fine l'amore ti trova, ti abbraccia, ti si lega tra stomaco e cuore e ti soffoca. E tu non sei mai stata così tanto felice prima. E non hai mai avuto così tanta paura prima. 
Prima di questa cosa così immensa e meravigliosa e inspiegabile.
La verità è che speri. 
Speri che prima o poi possa arrivare quel giorno in cui riuscirai a perdonare te stessa e in cui ti convincerai che tutta questa fortuna, tutta questa magia, tutta questa gioia, te le sei meritate.

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