lunedì 11 luglio 2011

2.500 Km, 2 ragazze, 1 settimana

Brindo alla macchina fuschia (sì, f-u-s-c-h-i-a), alle valigie chiuse a fatica, alla selezione 'casuale sto paio di balle' dell'iPod, ai Peage ogni 10 km, all'aria condizionata, al profumo delle boulangerie, ai sandali, al turchese e al giallo, agli autogrill, ai solchi, ai parcheggi improbabili, ai visi solcati dal sole e dai giorni, alle caramelle extra large, ai WC- Polly pocket, al sobreattico, alla lista, al senso dell'orientamento sopito, all'oleandro color pesca, al vino sempre nel bicchiere, agli sconosciuti, alla chitarra e al violino, all'odore di salsedine sulla pelle, alle fotografie da non cancellare, alla borsa frigo pesante, alla metro in anticipo, al rosso e all'arancione, alla paella, ai costumi stesi ad asciugare, alla terrazza, ai piedi nudi, ai capelli bagnati sulle spalle, al segno del costume, ai chilometri e chilometri, alle risate fuori luogo, alle porte chiuse, a quelle aperte, a Blanco, ai binocoli che la prossima volta dobbiamo ricordare, al malibù e succo d'ananas, ai nudisti con furore, alla sabbia incollata al telo, al balsamo, ai motociclisti in autostrada, al singhiozzo, alle patatine oh ma che buone sono?!, agli occhi stanchi ma non abbastanza, ai dialoghi improvvisati, al non sapere che ora è, al non curarsene nemmeno.
A questo e a molto altro ancora, sì, alzo il bicchiere

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