martedì 19 luglio 2011

Backstage

Che pensavo di avere un serbatoio di una certa, definita, limitata capacità. 
Pensavo che il tappo fosse avvitato così stretto da colorare di rosso le mani per lo sforzo nello svitarlo. 
E invece 
E invece mi ritrovo con una riserva straripante e incessante a gonfiarmi le balotte e a rigarmi la faccia
Un doppio nodo all'esofago e alla bocca dello stomaco
Mi ritrovo a farmi endovene di note che sanno di sale e cuscini umidi
e ad indossare il miglior muso plastico che neanche Nip&Tuck avrebbero fatto di meglio.
Totale angosciante paralizzante senso di disorientamento e inadeguatezza.
Facciamo che chiudo gli occhi, li strizzo ben bene, bibbidibobbidibù, li riapro e pouff!, non era vero nulla?



2 commenti:

  1. Sigur Ros. Il rimedio per ogni piatto andato di traverso.

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  2. Non basta. Nè lui, nè una carriola di maalox, nè una svagonata di Alka-seltzer, nè ettolitri di peridon. È bloccato lì, a metà strada tra lo stomaco e gli ieri appannati.

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