venerdì 12 aprile 2013

Ho un sacco di cose che non ho

-Il naso dritto, corto, magari sbruffone con punta all'insù, e narici entro limiti di ampiezza tollerabili. E invece mi ritrovo un naso che sembra che racconti balle da 10 anni, con due canappe che ci potrebbe passare un tubetto di Vicks sinex in orizzontale.
-Uno sguardo fresco e riposato, nemmeno se dormo 12 ore di fila senza nemmeno una pausa pipì. Altro regalo dei geni paterni: un paio di belle occhiaia bluastre che mi affanno quotidianamente a coprire con correttori e creme di ogni tipo, e che a fine giornata ricompaiono tranquillamente e sfacciatamente come nulla le avesse squassate.
-Una pelle di un colorito normale. Santiddio, avere la pelle olivastra-verdastra va bene giusto per quei 7/10 giorni l'anno in cui ci si abbronza. Per i restanti 358-355 ti fa assomigliare paurosamente a una povera derelitta chiusa in casa col virus da 2 settimane.
-Muscoli. Praticamente sono un essere verebrato con un involucro buttato lì a coprire il tutto. La mia struttura muscolare è sviluppata tanto quanto quella di una coca-cola gommosa.
-Sicurezza e autostima. Qui è come sparare sulla croce rossa. Quando distribuivano quel minimo sindacale di fiducia nelle proprie capacità e autostima, io ero probabilmente nella fila sbagliata... tipo in quella per il bagno.(Vedi tre punti sotto).
-Un conto in banca grasso e tracotante. Il mio assomiglia piuttosto al ladro smilzo e svogliato che ruba i dalmata ne La carica dei 101. 
-Fiducia, in me e anche un po' negli altri. Che a dire il vero potrei abbinarla alla mancanza descritta due punti sopra. E che poi no, io del prossimo mi fido, fin troppo. Il problema nasce quando inizio ad attaccarmi in modalità zecca a qualcuno, così forte e così selvaggiamente che non mi staccherei nemmeno con 10 fialette di Frontline. Ecco. Lì diventa difficile per me riuscire a credere che questa persona, prima o poi, non decida di  liberarsi di me in maniera violenta. O non si accorga che in fondo le zecche sono robe poco piacevoli da avere addosso. 
-Una vescica con capacità contenitive accettabili. Devo far pipì ogni ora, più o meno. A volte anche più spesso. Mi son rassegnata all'idea che probabilmente a 60anni avrò un catetere cotidie.

E poi mi fermo qui. Che a rileggere questo elenco vorrei tornare a casa, nascondermi sotto al panno con una scorta di libri e film e provviste e ovviamente Lui, e non riemergere per almeno 6 mesi.  

4 commenti:

  1. Che ti succede? Depressione tardo-adolescenziale? O antimood da primavera in ritardo?

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    1. Bà direi un bel mix di entrambe... con un pizzico di pre mestruo, che non manca mai.. .:P

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  2. Concentrati su quello che hai piuttosto! :)

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    1. Quando un anonimo c'ha ragione, c'ha ragione.

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