Ad occhi chiusi, è così.
Un giardino chiuso ai più, in un pomeriggio di fine settembre silenzioso
Poltrone in vimini e un piccolo tavolino in ferro battuto, bianco, verniciato tanto tempo prima 
Una tazza di porcellana col bordo sbeccato, tiepido tè alla mela e cannella 
Piedi nudi 
Sottovasi vuoti e sporchi di terriccio umido 
Un vento caldo e lento che solleva piano i capelli, abbracciati al collo 
Mazzi di lavanda messi a seccare, note intense e fresche che respirano di un ricordo lontano
Avvolgente pace, tutt'intorno 
E dentro.
 
Nessun commento:
Posta un commento